Sempre più pensionati lasciano l’Italia per trasferirsi a Madeira: con 1.200 euro al mese si vive meglio che nel Belpaese, tra clima mite e costi accessibili.
La migrazione degli italiani all’estero non riguarda più soltanto i giovani in cerca di opportunità lavorative. Cresce infatti il numero di pensionati che scelgono di trasferirsi in altri Paesi europei, attratti da condizioni fiscali più favorevoli, costi della vita contenuti e qualità dei servizi pubblici superiore. Un fenomeno che evidenzia le difficoltà strutturali del sistema italiano, incapace di garantire un tenore di vita dignitoso a chi vive con assegni pensionistici modesti.
Fra le mete più ricercate spicca un’isola che unisce bellezza naturale, sicurezza e prezzi accessibili: Madeira, territorio portoghese nell’Atlantico. Non è un caso se oggi viene definita il nuovo sogno dei pensionati.
Perché sempre più pensionati scelgono Madeira
Il Portogallo è stato a lungo protagonista dell’esodo dei pensionati italiani, grazie a regimi fiscali vantaggiosi che per anni hanno permesso esenzioni e flat tax sul reddito da pensione. Dal 2020 la situazione è cambiata: prima con l’introduzione di un’aliquota del 10%, poi con la fine delle agevolazioni, che hanno reso il Paese meno conveniente per i redditi medio-alti.
Nonostante ciò, la convenzione tra Italia e Portogallo per evitare la doppia imposizione resta attiva. In questo quadro, l’isola di Madeira ha saputo attrarre nuovi residenti, offrendo caratteristiche che vanno oltre il semplice vantaggio fiscale. Clima mite tutto l’anno – tanto da meritarsi il soprannome di “isola della primavera” – criminalità molto bassa e una sanità considerata efficiente sono elementi che rendono la vita più serena.
Madeira è amministrata come Regione autonoma, condizione che assicura servizi di qualità e infrastrutture moderne. A questo si aggiunge un contesto naturale unico: coste frastagliate, montagne verdi e una cultura che mescola tradizioni portoghesi e influenze internazionali. Gli italiani che vi si trasferiscono sottolineano proprio questa combinazione di fattori, che permette di invecchiare in un ambiente accogliente e senza eccessive preoccupazioni economiche.
Vivere con 1.200 euro al mese: testimonianze e costi reali
Secondo chi si è trasferito, con una pensione da 1.200 euro a Madeira si riesce a vivere meglio che in gran parte d’Italia. Il costo degli affitti varia dai 600 agli 800 euro al mese per un bilocale fuori dal centro, importo che in Italia garantirebbe soluzioni ben meno confortevoli. Le spese alimentari risultano più basse rispetto al Belpaese. Frutta e verdura sono considerate tra le più economiche d’Europa e anche mangiare fuori non è un lusso: una cena per due raramente supera i 30 euro. Non sorprende che molti pensionati raccontino di concedersi ristoranti e attività di svago con più frequenza di quanto facevano in patria.
Le utenze domestiche rappresentano un altro punto a favore. In media bastano 100 euro al mese per coprire luce, gas e acqua. Un risparmio significativo che libera risorse da destinare ad altro. Persino l’offerta culturale e l’intrattenimento risultano accessibili, soprattutto se si evita le zone turistiche. Il quadro generale dimostra come una pensione che in Italia fatica a coprire spese e bollette, a Madeira possa garantire una vita più serena e senza privazioni. Non si tratta di ricchezza, ma di equilibrio: una condizione che spinge sempre più pensionati italiani a considerare l’isola atlantica come nuova casa