Aurora boreale inaspettata: il cielo d’Italia pronto a tingersi di verde e viola (ecco quando)

Aurora boreale inaspettata: il cielo d’Italia pronto a tingersi di verde e viola (ecco quando) - borsaturismo.com

Lorenzo Fogli

Settembre 29, 2025

Un viaggio tra Norvegia, Islanda, Svezia e perfino Italia per scoprire quando e dove osservare l’aurora boreale nei mesi più intensi del ciclo solare.

L’aurora boreale resta uno degli spettacoli naturali più affascinanti del nostro pianeta. Nelle notti artiche il cielo si tinge di verde, rosa e viola, dando vita a una danza luminosa che sembra uscita da un sogno. Dietro questo fenomeno ci sono cause scientifiche: particelle cariche provenienti dal sole si scontrano con i gas presenti nell’atmosfera terrestre e generano un bagliore che illumina la volta celeste. Il 2025 e il 2026 coincidono con un picco dell’attività solare e questo renderà più probabile osservare l’aurora non solo in Scandinavia, ma anche in zone d’Europa dove di solito non arriva. Non a caso, negli ultimi mesi sono stati registrati episodi anche in Italia, dal Piemonte al Trentino.

Quando osservare l’aurora boreale

Il periodo ideale per tentare la fortuna va da settembre a marzo, mesi in cui le notti sono lunghe e scure, caratteristiche che favoriscono la visibilità. Gli esperti consigliano di mettersi in attesa tra le 22 e le 2 del mattino, fascia oraria in cui l’attività solare raggiunge livelli più intensi. Chi si avvicina a questo spettacolo dovrebbe abbandonare le città, dove le luci artificiali rendono difficile distinguere i bagliori nel cielo.

Vestirsi bene è fondamentale: la temperatura in inverno, nelle regioni artiche, scende spesso ben sotto lo zero. Abbigliamento tecnico, scarponi e guanti termici diventano indispensabili per resistere ore al freddo. Chi vuole immortalare il momento può portare con sé una macchina fotografica con treppiede e impostazioni manuali. Anche i telefoni di ultima generazione riescono oggi a catturare immagini nitide, ma la resa migliore resta quella delle fotocamere reflex. Il 2025 rappresenta un anno speciale perché, grazie al ciclo solare, le probabilità di avvistare aurore si moltiplicano. Le stime parlano di una frequenza doppia rispetto alla media, e questo spiega il boom di prenotazioni in mete come Tromsø o Reykjavik. La crescente moda dell’astroturismo trova nuova linfa in questi eventi, che uniscono viaggio, scienza e natura in un’unica esperienza.

Dove ammirare le luci del nord

La Norvegia resta la meta principale. Tromsø, chiamata la capitale dell’Artico, offre un’alta probabilità di vedere l’aurora, quasi una notte su due nei mesi invernali. Le Isole Lofoten regalano uno scenario selvaggio, con montagne e fiordi che diventano sfondo ideale per i fasci luminosi. Più a nord, le Svalbard offrono condizioni estreme ma indimenticabili, tra ghiacci e fauna artica. In Islanda l’aurora si unisce a paesaggi unici. Dalla laguna di Jokulsarlon ai geyser dell’interno, i giochi di luce si mescolano a scenari che sembrano provenire da un altro pianeta. Spesso i viaggiatori sperano di ammirarla direttamente dalla Blue Lagoon, immersi nelle acque calde. Le possibilità sono concrete, specie nelle notti limpide di ottobre e febbraio.

La Svezia propone Abisko, località famosa per il suo microclima che mantiene cieli più limpidi rispetto al resto della Scandinavia. Qui si trova la Aurora Sky Station, una piattaforma panoramica studiata proprio per aumentare le chance di avvistamento. Un viaggio in Finlandia, nella regione della Lapponia, permette invece di osservare l’aurora da igloo di vetro o lodge isolati. Rovaniemi, conosciuta come casa di Babbo Natale, diventa punto di partenza per safari con motoslitte e notti passate a guardare il cielo in attesa del fenomeno.

Sorprende anche l’Italia. Negli ultimi anni, grazie a tempeste solari particolarmente forti, le luci del nord hanno raggiunto latitudini insolite. Nel 2024 e nel 2025 il fenomeno è stato documentato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. L’episodio più recente risale al 1-2 settembre 2025, quando una tempesta geomagnetica ha permesso l’avvistamento a occhio nudo anche dal nostro Paese. Un evento raro ma non impossibile, che dimostra quanto il ciclo solare in corso sia potente.

Chi sogna di assistere a questo spettacolo deve quindi organizzarsi con attenzione, studiare le previsioni geomagnetiche e tenere d’occhio i siti specializzati che annunciano le probabilità di avvistamento. La natura resta imprevedibile, ma il 2025 sarà ricordato come un anno di grandi opportunità per i cacciatori di aurora boreale.