Hai fatto lavori irregolari in casa? Con questa mossa non perderai neanche un euro di bonus

Hai fatto lavori irregolari in casa Con questa mossa non perderai neanche un euro di bonus

Luca Antonelli

Settembre 30, 2025

Il decreto salva-bonus introduce una sanatoria semplificata per gli abusi minori, permettendo di mantenere le agevolazioni fiscali.

Un provvedimento che punta a salvare i contribuenti dalle conseguenze più dure degli abusi edilizi minori. Il cosiddetto salva-bonus rappresenta un passaggio importante per chi ha eseguito interventi senza tutte le autorizzazioni e rischiava di perdere l’accesso alle detrazioni fiscali. Con questa misura si introduce una via semplificata per regolarizzare alcune situazioni e continuare a usufruire degli incentivi legati al recupero degli immobili.

Come funziona il salva-bonus edilizio

Il cuore del provvedimento riguarda la possibilità di mantenere i bonus edilizi anche in presenza di irregolarità considerate non gravi. Si parla di abusi formali, ossia modifiche che non incidono sulla stabilità dell’edificio, non alterano la destinazione d’uso e non violano vincoli paesaggistici o ambientali.

Hai fatto lavori irregolari in casa Con questa mossa non perderai neanche un euro di bonus
Piccoli interventi domestici e possibilità legate ai bonus previsti. – borsaturismo.com

Chi rientra in questi casi può accedere a una procedura di sanatoria semplificata, che prevede tempi rapidi e sanzioni ridotte. Il cittadino deve presentare la documentazione aggiornata al Comune e pagare un importo stabilito, molto inferiore rispetto alle regolarizzazioni tradizionali. Una volta concluso il percorso, l’intervento viene considerato conforme e l’accesso alle agevolazioni viene confermato.

Gli incentivi salvaguardati includono il bonus casa, l’ecobonus, il bonus facciate e altre forme di detrazione legate al miglioramento degli immobili. Questo significa che anche chi ha commesso errori o dimenticanze durante i lavori non perde automaticamente il diritto agli sgravi, purché rientri nei parametri fissati dal decreto.

Il meccanismo risponde a una duplice esigenza: evitare che migliaia di cittadini rimangano esclusi dai benefici per piccole irregolarità e, al tempo stesso, alleggerire il carico di contenziosi che spesso paralizza gli uffici tecnici comunali.

Cosa bisogna fare per non perdere le agevolazioni

Il percorso tracciato dal salva-bonus non è automatico. Per poter accedere alla regolarizzazione è necessario rispettare alcuni passaggi chiave.

Prima di tutto occorre rivolgersi a un tecnico abilitato, che dovrà verificare se l’intervento rientra tra quelli sanabili. In caso positivo, il cittadino deve presentare una richiesta di sanatoria al Comune, allegando tutta la documentazione utile, dai progetti aggiornati alla relazione tecnica.

La pratica deve essere completata dal pagamento delle sanzioni ridotte, che rappresentano il contributo per ottenere la conformità. Solo dopo l’accettazione da parte dell’amministrazione si può considerare l’immobile regolarizzato. È importante ricordare che i tempi sono fondamentali: il decreto stabilisce scadenze precise, oltre le quali la possibilità di sanatoria decade.

Per i contribuenti si tratta di un’occasione da non sottovalutare. Ottenere la conformità edilizia non solo permette di mantenere i bonus fiscali, ma evita anche possibili conseguenze legali o amministrative legate agli abusi. In più, la regolarizzazione aumenta il valore dell’immobile e ne facilita la vendita o l’affitto.

Il salva-bonus abusi edilizi si inserisce in un contesto in cui molti cittadini rischiavano di perdere importanti agevolazioni per lavori già sostenuti. Con questa norma si offre una soluzione concreta, che distingue gli abusi gravi da quelli formali, salvaguardando chi ha agito in buona fede. Una misura che promette di alleggerire le tensioni e restituire certezze a famiglie e professionisti.